Il Cyberbullismo

"Cyberbullismo - Short Movie. Di Alessandro Martinelli."

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che viene condotto attraverso la Rete. Si presentano delle analogie tra bullismo tradizionale e bullismo digitale, ad esempio: il bullo prende di mira chi è ritenuto “diverso”. A differenza del bullismo tradizionale però, il cyberbullismo:

• è difficile da reperire, soprattutto se avviene tramite applicazioni di messaggistica istantanea;
• non ha limiti spazio-temporali, il fenomeno avviene ogni volta che il cyberbullo è connesso ad Internet.

Gli esiti di tale molestia sono, solitamente, l’isolamento, la depressione e, nei casi più gravi, il tentato suicidio; spesso chi commette questo tipo di atto non si rende conto di quanto le proprie azioni possano nuocere all’altra persona.

Le condotte di cyberbullimo, anche se non possono costituire un reato in molti Stati del mondo, sono pluririlevanti dal punto di vista penale e, in Italia, tali atti possono costituire una violazione del codice penale del Paese e del codice della privacy. Contro il cyberbullismo esiste la legge 71 del 2017. Si tratta del primo strumento di legge che definisce e affronta il problema. Questa legge:

• punta a favorire una maggiore consapevolezza fra i ragazzi dell’importanza di non assumere atteggiamenti persecutori e dà la prima definizione giuridica del termine;
• definisce che ogni vittima ultra-quattordicenne può inoltrare al titolare del trattamento del sito del social media una istanza per la rimozione o l’oscuramento dei contenuti diffusi in Rete;
• coinvolge il Ministero dell’Istruzione, tenuto ad adottare delle linee guida per la prevenzione del fenomeno in ambito scolastico.

Altri reati che possono essere commessi online sono:

• Furto d’identità nei social network: sostituzione di persona, trattamento illecito di dati, lesione d’identità e della reputazione
• Cyber-bullismo e Cyber-stalking: comprendono atti persecutori, sostituzione di persona, trattamento illecito dei dati e reputazione personale
• Istigazione a delinquere: chiunque pubblicamente istiga a commettere uno o più reati è punito, per il solo fatto dell’istigazione. La pena è aumentata fino a due terzi se il fatto è commesso attraverso strumenti informatici o telematici.

Ricordiamo, inoltre, che il minore di 14 anni non è mai imputabile penalmente. Se viene però riconosciuto come “socialmente pericoloso” possono essere previste misure di sicurezza come la libertà vigilata oppure il ricovero in riformatorio. Mentre il minore tra i 14 e i 18 anni è imputabile e incorre in sanzioni penali (diminuite di un terzo).

FONTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Cyberbullismo
https://azzurro.it/cyberbullismo-la-legge-71/?gclid=CjwKCAjwx6WDBhBQEiwA_dP8rfG8vuCIpLC_XPmDzzhNdfcCpNoe_nhE9Ow4qF7e1iT_LjkKLT8p7BoCvrAQAvD_BwE